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Come capire quando un neonato è pronto per lo svezzamento?
svezzamento neonato

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Lo svezzamento è una fase di passaggio importante per il neonato, che comincia ad alimentarsi con cibi diversi dal latte.

Ecco qualche consiglio su come e quando iniziarlo e quali alimenti complementari introdurre.

Iniziare lo svezzamento del neonato

Quando iniziare lo svezzamento del tuo bebè? Troverai preziosi suggerimenti su quando è il caso di cominciare a dare al tuo bambino la classica pappa a base di cibi semi solidi e, andando avanti, anche quelli solidi.

Di solito lo svezzamento, come suggeriscono i pediatri, comincia intorno ai 6 mesi di vita, introducendo gradualmente cibi diversi dal latte, al quale dovranno essere alternati. Questo è importante per la sua crescita e anche per cominciare ad abituare la flora intestinale a cibi diversi, che siano pappe, frutta omogeneizzata o l’aggiunta dei biscotti nel latte. Con il passare del tempo il bambino ha bisogno di nuovi nutrienti per la crescita, non solo fisica, ma anche psico-intellettiva. Quello che deve essere un punto fermo è che il latte non si può sostituire con nessun alimento, specie se si parla di quello materno. Nel primo anno di vita del neonato è fondamentale, anche per la creazione del sistema immunitario, che lo accompagnerà per tutta la vita.

Con lo svezzamento si intrudono i macro nutrienti, come vitamine e minerali con più calorie, in proporzione all’aumento del consumo di energie del bambino. Il piccolo, infatti, gattona, prova a stare in piedi, sgambetta e comincia ad afferrare oggetti, compreso il cucchiaino.

Anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), suggerisce di iniziare lo svezzamento o divezzamento, come oggi viene anche chiamato, non prima del 6° mese di vita. Cominciarlo prima vorrebbe dire abbreviare prematuramente la fase di suzione, che per un neonato è estremamente importante, soprattutto per il contatto con la madre e per il rapporto profondo che si crea.
Non bisogna cadere nell’errore di pensare che iniziare prima con i cibi semi solidi significhi che il bambino crescerà più velocemente: ogni fase ha il suo tempo. Prima d’iniziare lo svezzamento è comunque consigliato un consulto con il pediatra di fiducia.

I segnali che indicano quando iniziare lo svezzamento

Il bambino manifesta alcuni segnali che possono indicare quando è il momento d’iniziare lo svezzamento, come la coordinazione tra mano e occhio, per cui afferra il cibo. Il fatto di riuscire a stare dritto con la testa sul seggiolone e, infine, se comincia a ingoiare invece di preferire la suzione significa che è pronto.

Come avviare lo svezzamento

Ci sono alcuni cibi che possono essere introdotti gradualmente per avviare al meglio lo svezzamento. Bisogna cominciare con delle prove, per osservare la reazione del piccolo e verificare se gradisce il cucchiaino ed è curioso.

Si può cominciare con il brodo vegetale, preparato possibilmente con verdure di stagione biologiche. Basterà un litro di acqua, una patata di 50 g circa, una carota e una riduzione del brodo fino a metà. Per la pappa basteranno 250 g di acqua, quindi l’aggiunta di semolino o crema di riso, 5 g di olio evo.

Per i primi tempi i pasti complementari vanno somministrati una sola volta al giorno, meglio se intorno all’ora di pranzo. Dopo 1-2 mesi si possono introdurre altre verdure e anche un secondo alimento, come la merenda di mattina o pomeriggio, con uno yogurt o un succo di frutta. Intorno all’anno di vita vanno bene anche 2 spunti sostanziosi, anche continuando a mantenere l’allattamento, che sia al seno o con il latte artificiale.

Alcune ricette per lo svezzamento

Al brodo vegetale si può aggiungere anche un omogeneizzato di carne o pesce, da sciogliere insieme a un cucchiaio di grana, che è un formaggio tra i più digeribili. Nel primo anno di vita, tuttavia, non bisogna in alcun caso aggiungere sale, zucchero o miele, in quanto ancora il sistema digerente dei neonati non è adatto per sintetizzare questi alimenti.

Un’altra ricetta potrebbe essere la pappa di piselli con l’aggiunta di ricotta o del classico formaggino. L’importante è bilanciare i nutrienti tra carboidrati, proteine di carne, pesce e legumi, ma anche i grassi buoni con i formaggi, e il tuo bambino crescerà benissimo.

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